STORIA
CURTIS E FEUDO
Dal IV al IX secolo grandi invasioni barbariche si abbattono sull'Europa centro-occidentale. Sotto il loro primo impatto l’Impero romano si spezza.
Nel 395 l’imperatore Teodosio lo divide in due aree, una occidentale ed una orientale, governate da due distinti sovrani.
 
La parte orientale resiste molto più a lungo: ha la sua capitale a Bisanzio-Costantinopoli; assume le forme di un Impero autonomo (Impero bizantino); ha un dominio territoriale centrato sui territori che circondano il Mar Egeo; ha un’estensione geopolitica notevole. La parte occidentale, invece, cede subito.
 
Il paesaggio sociale, economico e istituzionale costruito nei secoli dall'Impero romano ne esce sconvolto. Le famose strade romane sono state devastate e le città dell’Impero saccheggiate. Molti hanno cominciato a pensare che le città siano il posto peggiore in cui vivere, e per questo motivo si sono rifugiati in campagna.
Da questa dinamica prendono forma due tratti essenziali dell’alto Medioevo:
1- Ruralità: popolazione prevalentemente dispersa nelle campagne;
2- Diminuzione globale della popolazione: le città si spopolano, ma anche in campagna ci sono meno uomini per lavorare i terreni che vengono abbandonati e di conseguenza aumentano i boschi


IL SISTEMA CURTENSE
In questo quadro di crisi generale, le aziende agricole che sopravvivono diventano i centri essenziali della vita economica e sociale. Sono aziende che si organizzano in una forma che è stata definita curtense, da curtis. Nella curtis la proprietà terriera è divisa in due parti:
La pars massaricia:
che è frazionata e affidata a contadini liberi con vari tipi di contratti di affitto; l’affitto di solito è pagato in natura, cioè cedendo al signore una quota dei beni coltivati
La pars dominica:
che è l’area più vicina alla residenza padronale. Quest’area è gestita direttamente dal signore ed è coltivata da servi che ricevono da lui vitto e alloggio.
Il sistema curtense:
ha come obbiettivo economico primario l’autosufficienza: ovvero, la produzione dei beni agricoli deve bastare alla sopravvivenza degli abitanti del caput curtis, cioè del villaggio dove ha sede la dimora del signore. I beni agricoli coltivati sulla pars dominica, o pagati dai contadini della pars massaricia come affitto, vengono accumulati nei magazzini del signore. Sono i signori che possono gestire il surplus di produzione.
 
 
Carlo Magno costruì il suo dominio in europa occidentale con la forza dei suoi soldati ma lo rafforzò istituendo una rete di funzionari che svolgevano per lui compiti civili e militari. Ma dopo la sua morte l'impero carolingio si disgrega in 3 regni indebolendosi notevolmente. I nuovi sovrani devono assicurarsi la lealtà dei loro funzionari ma anche il sostegno dei signori i cui militari privati servivano in guerra, ma sopratutto vogliono che i signori e i funzionari non si ostacolino fra loro. Quindi stabiliscono legami formali e istituzionali. Nasce così il sistema Feudale

Il Sistema Feudo è costituito da tre elementi il beneficio, il vassallaggio e l'immunità e si sviluppò in due procedure:
1 - durante una cerimonia di investitura il funzionario che si chiamerà vassallo inginocchiato davanti al sovrano, riceveva da lui le armi benedette e giurava sul vangelo di essergli fedele, di seguirlo e di difenderlo in guerra e di pagargli un tributo ogni anno. in cambio
riceveva un beneficio il feudo da amministrare e la protezione del re.
2 - per conquistare la fedeltà dei grandi proprietari terrieri che spesso erano religiosi il sovrano gli concedeva la immunità sul loro territorio cioè non pagare le tasse e amministrare la giustizia
Finchè era in vita Carlo Magno, quando un feudatario moriva o non era in grado di svolgere il suo compito il feudo tornava all'imperatore che decideva un nuovo feudatario. In seguito alla sua morte con il capitolare di Querzy nell'877 si stabilì che in caso di morte in guerra il titolo passava al primogenito regola che i feudatari considerarono valida anche se moriva in casa sua.
Con l'indebolirsi del potere centrale i feudatari cominciarono a comportarsi come veri signori, utilizzando per le proprie esigenze i tributi riscossi e amministrando la giustizia in forma autonoma. Cosi il sistema del vassallaggio si trasforma, il feudatario comincia a dividere il suo territorio tra altri nobili i valvassori, che a loro volta faceva lo stesso assegnando le terre ai valvassini. A loro volta anche i signori titolari di immunità si comportarono nello stesso modo, trasformando le loro terre in aree autonome da ogni autorità.
La massima espressione di rafforzamento dei poteri dei feudatari si evidenzia nell'incastellamento: appena se lo può permettere ogni titolare di feudo o immunità fa costruire un fossato e delle mura intorno a un'altura o terrapieno, e all'interno viene costruito un castello che ospita la casa del signore, i magazzini, la chiesa e le abitazioni di servi, soldati e artigiani. Posto in posizione sopraelevata protegge le terre da eventuali invasioni, ma sopratutto rimarca il proprio potere
. Questo mette in evidenza l'incapacità dei sovrani e la loro perdita progressiva di potere.